Descrizione del progetto
Il progetto Mani in plastica, partito nel 2022, è un percorso che mette in connessione il mondo produttivo con il riciclo creativo della plastica: opera dentro un mercato specifico (l’oggettistica per l’educazione montessoriana) per rinnovarlo grazie alla commistione delle tecniche artigiane unite al riuso della plastica. Gli attori del processo sono artisti/e ed artigiani/e, bambini e bambine, che collaborano nel percorso di co-costruzione del prodotto.
Greta Picotti
L'idea nasce dalla fusione tra fantasia e i principi dell'educazione montessoriana. Un gioco piacevole alla vista, di un materiale altrettanto piacevole al tatto, dove il bambino possa autocorreggersi e apprendere qualcosa. Il gioco consiste nel riuscire a riposizionare le piastrelle, esagonali e trapezoidali, nella scatola anch'essa esagonale partendo da qualsiasi punto. Mi sono ispirata al gioco del Tangram. Il bambino ha a disposizione una scatola di legno che contiene diciannove tasselli di forma esagonale e trapezoidale, che idealmente rappresentano un fiore. L'idea è che, una volta estratti tutti i tasselli, il bambino riesca a incastrare tutte le piastrelle e ricomporre la figura o, perchè no, comporre altre figure, se fosse possibile.
Maria Luisa Miotti
L'idea nasce dalla caratteristica del metodo Montessori di riuscire a concretizzare concetti astratti tramite materiali e giochi con cui il bambino può fisicamente interagire in autonomia, scoprendo ed imparando nozioni anche complesse. "L'Equilibrista" vuole portare il bambino alla scoperta del concetto di equilibrio e del rapporto tra pesi, forme e posizione. Per fare questo mi sono ispirata all’arte cinetica dei 'mobile' di Calder e alle ‘macchine inutili’ di Bruno Munari, in cui elementi diversi per peso e forma vengono collegati in una composizione che acquista un proprio equilibrio. Il bambino ha a disposizione diversi elementi che possono essere appesi in diverse posizioni per creare il proprio ‘mobile’. La composizione inizia confrontando anche solo due elementi, per poi aggiungerne sempre di più liberamente. Se il mobile non è in equilibrio risulta inclinato favorendo l’autocorrezione, principio importante nel metodo Montessori.
Francesca Mione
L'idea nasce da un ricordo. "Costruire" è il gioco che stimola la fantasia di tutti, sia bambini che adulti. Sono partita dalla forma e dai colori cercando un incastro che potesse funzionare a livello strutturale. Sono nati due mattoni: il singolo e il doppio. Il mattone doppio accoglie due singoli e viceversa due singoli accolgono un doppio. Seguendo questa direzione si può costruire. La superficie del mattone è volutamente ondulata e, tutti i lati e gli angoli sono tondeggianti, caratteristica che rende il gioco confortevole al tatto. Il gioco del costruire oltre a favorire lo sviluppo di competenze motorie come la coordinazione del movimento, stimola la creatività e produce soddisfazione nel vedere realizzata la propria idea. Trovare l'incastro tra i mattoni favorisce l'autocorrezione uno dei caratteri fondamentali del principio montessoriano.
Giulia Pellegrini
L'idea nasce dal desiderio di creare un lavoro che, da un punto di vista pedagogico, sia in grado di stimolare nel bambino/a la capacità di distinguere e differenziare gli oggetti in base alle loro caratteristiche. "Differenziare" vuole nello specifico educare il/la bambino/a al tema della raccolta differenziata. "Differenziare" si compone di un tappetino e di un pannello in cotone giallo caratterizzato da quattro tasche intercambiabili, sette bottoni e sedici sagome blu realizzate in plastica riciclata 05. Sopra ogni tasca, una targhetta con inciso un numero (i numeri incisi non sono altro che i simboli utilizzati per differenziare i diversi tipi di plastica). Il/la bambino/a deve inserire in ogni tasca quattro sagome differenti accomunate dallo stesso numero. L’acquisizione delle conoscenze e la loro elaborazione avviene gradualmente attraverso la comprensione e la ripetizione dell’esercizio.
Cristina Regazzo
L'idea nasce dalla volontà di rendere divertente e leggera, sotto l'aspetto educativo, la raccolta differenziata. Un esercizio quotidiano che si trasformi in un'abitudine sia in ambito scolastico che nell'ambiente domestico. I contenitori di raccolta presentano delle tavolette, realizzate in plastica riciclata (05-02), che aiutano il bambino al riconoscimento del rifiuto tramite sagome di facile interpretazione. Per agevolare e rendere più associabile la suddivisione del rifiuto le tavolette presentano colorazioni differenti che rispecchiano il colore abbinato alla tipologia di raccolta del proprio comune di residenza. In questo caso specifico il prototipo presenta 4 tipi di raccolta: PLASTICA -> GIALLO -> bottiglia, vasetto yogurt, sagoma jolly UMIDO -> VERDE -> buccia banana, torsolo mela, sagoma jolly CARTA -> AZZURRO -> foglio, tetrapak bibita, sagoma jolly SECCO -> GRIGIO -> tazzina ceramica, spazzolino, sagoma jolly La sagoma jolly è una forma non precisa che da la libertà di inserire ciò che si ritiene opportuno.
Giovanna Bressan
"Una parola per tante cose" nasce tenendo presenti le necessità di un giocattolo montessoriano che dev'essere piacevole alla vista ed al tatto, autocorrettivo e formativo. In questo caso il mio gioco nasce come il primo prototipo di quella che ho immaginato potrebbe diventare una serie che stimoli creatività e problem solving; partendo dal concetto che una lettera è contemporaneamente una forma, e che con questa si possa costruire ed immaginare altro, ciascun bambino è invitato a scoprirne differenti combinazioni per avvicinarsi all'astrazione e sviluppare la creatività. La parola con qui ho inaugurato questa serie è "Natura". Il gioco funziona così: le lettere vengono estratte e riordinate a formare la parola natura, si prende poi una carta riferimento che aiuti il bambino ad approcciarsi alla consegna, quella di combinare tali forme fino a formare delle immagini riguardanti il tema naturale. Sono disponibili anche delle carte bianche pronte ad essere arricchite dai disegni rappresentanti le nuove combinazioni che emergeranno. Una volta concluso il gioco ci si diverte a riporre tutte le forme seguendo gli incastri e le rispettive sedi.
Artigian*
Maria Luisa Miotti
Maria Luisa Miotti è una designer multidisciplinare con la passione per l’artigianato digitale. Si laurea in Industrial Design e in Design & Engineering presso il Politecnico di Milano, svolgendo una ricerca nel laboratorio +LAB sui primi sviluppi della stampa 3D della ceramica, tecnologia con cui tuttora sperimenta nella sua attività personale.
La collaborazione con il Fablab Milano in progetti dedicati all’infanzia e l’interesse per metodi pedagogici come quello del Reggio Emilia Approach l’hanno portata poi a frequentare un master in Design for Kids and Toys.
Greta Picotti
Greta Picotti si laurea in architettura all’università di Trieste, lavora nel mondo delle costruzioni con materiali sostenibili per diversi anni, tra Portogallo e Spagna, specializzandosi nella costruzione in terra cruda. Contemporaneamente scopre la ceramica che la porta ad allontanarsi dal mondo dell’architettura e a entrare nel mondo dell’artigianato. Ha un piccolo laboratorio di ceramica, privato, a Cividale de Friuli.
Francesca Mione
Francesca Mione artista, di formazione accademica lavora con l’arte e i bambini da sempre, specializzata in didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico.
La sua ricerca nasce da progetti site specific. La direzione di senso e il processo creativo sono intrinsechi rispetto al tema da studiare, dall’opera d’arte al libro. Inizialmente attraverso pittura fino all’installazione e alla performance.
Giulia Pellegrini
Giulia Pellegrini dopo gli studi di Farmacia presso l’Università degli Studi di Pavia, ha conseguito una laurea triennale con lode in Pittura e Arti Visive e una laurea specialistica con lode in Arti Visive e Studi Curatoriali, entrambe presso la Nuova Accademia di Belle Arti, NABA di Milano. Partendo dall’esame di specifiche questioni ambientali, le sue opere suggeriscono al pubblico di trasformarsi da semplice consumatore passivo a soggetto attivo capace di compiere scelte responsabili ed empatiche nei confronti dei propri simili e del Pianeta. La sua ricerca artistica nasce pertanto dalla necessità di rinnovare la relazione che l’essere umano ha con la Natura, attraverso la conoscenza dei problemi che la minacciano al fine di indurre una sensibilità nuova nei suoi confronti e affinchè ci sia ancora spazio per il cambiamento.
La sua è una ricerca che mescola la dimensione performativa a quella installativa, ne consegue la creazione di uno spazio immersivo in cui l’individuo si confronta con la materia e le sue caratteristiche. This configuration was formed along the way and is becoming more and more systematic. It meets the existential and social needs of an era characterized by intersubjective collaborative work and is at the same time constituted as a need to intensify discourses and personal relationships, in a life-work time with boundaries (especially in artistic research) and in continuous breakthrough.
Cristina Regazzo
Cristina Regazzo è nata in Friuli nel 1990, terra che con le sue tradizioni e la sua ispirazione l’ha cresciuta e fatto evolvere.
Dopo la qualifica come Maestra Mosaicista presso la Scuola Mosaicisti del Friuli, la voglia di ampliare le conoscenze in ambito artistico è aumentata, portandola così a Firenze per seguire dei corsi di oreficeria e modellazione cere.
In seguito, nel 2019, è nato ufficialmente Sezione R, un piccolo laboratorio dove mosaico ed oreficeria si incontrano, dove il gioiello nasce da tecniche tessili, dove il gioiello contemporaneo viaggia insieme al classico, dove la ricerca e la sperimentazione è in continua evoluzione.
Giovanna Bressan
Giovanna Bressan segue fin dalle scuole superiori una formazione artistica legata alla fotografia e alla multimedialità che prosegue con una laurea in Discipline dell’audiovisivo. Intraprende successivamente degli studi in Teoria e Pratica della Terapeutica artistica che le permettono di acquisire il titolo di arte terapeuta. Attualmente tiene laboratori artistici per tutte le età e prosegue in parallelo con alcune opere personali.
Chi è partner di progetto?
Legambiente FVG APS
Associazione Culturale Kaleidoscienza
Bloom
Associazione Maistrassà
Unione Artigiani Piccole Medie Imprese – Confartigianato
Società Cooperativa Puntozero
Craftabile